Recensioni “Non mi piace niente”


Il Mucchio Selvaggio (26/11/2014)

mucchio

“Recuperiamo prima che termini l’anno un disco uscito tempo fa e che sarebbe un peccato ignorare un minuto di più. Non mi piace niente segna il debutto da solista di LinFante (vero nome Stefano Scrima, già nelle fila di Sydrojé e Il Re Dei Boschi) ed è un lavoro semplice nei suoni quanto intenso e a tratti doloroso nella voce e nelle parole. Ne è consapevole l’autore, non solo bluesman ma anche poeta visionario, filosofo, scrittore e, quasi a dare di gomito con Vincent Gallo, modello per lo stilista Cruciani. Nelle dieci tracce di cui è composto l’album ritroviamo tutto questo, come riflesso di uno specchio deformante ma non menzognero. La voluta crudezza stilistica (chitarra e armonica ad accompagnarlo), l’amore per l’estetica nell’illustrazione in copertina (forse figlia dei tragici greci o del nuovo teatro inglese di fine anni ’90, capace di racchiudere simbolicamente ogni brano all’interno della fiera), infine la voce usata come un arco, le parole le sue frecce. Pochi se non addirittura nulli i giochi di parole a breve gittata buoni il tempo di un cruciverba. Qui i sentimenti sembrano tutto fuorché artificiosi; bizzarramente onesti, semmai. Curiosamente l’ascolto ripetuto di alcuni brani porta a immaginarli in forme differenti, con arrangiamenti più ricchi, ma è più una possibilità che un’eventuale miglioria. Se a lui non piace niente, a noi piace così com’è.”

Distopic (2/11/2014)

“La scrittura di LinFante è originale, i suoi testi sembrano (e probabilmente lo sono) poesie in musica”.

Rockit (26/9/2014)

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Internazionale (19/9/2014)

Internazionale

Jesusmile fanzine (10/8/2014)

“Con la sola chitarra e la sua graffiante voce urla, singhiozza, ti accarezza e ti scortica. Una voce che, alla lunga, conquista. Ed è in quel momento che scompare ogni divisione tra chi canta e chi ascolta, siamo tutti lì a vedere e sentire LinFante e le sue storie, tra lo scalpore e l’incanto”.

Rockambula Webzine (1/7/2014)

“LinFante è un pazzo furioso con una chitarra acustica in mano. Pensate ad una frase romantica e dite il contrario e avrete il senso (o il non senso) di Non mi Piace Niente”.

Bar Necchi (5/5/2014)

“LinFante […] ha un linguaggio figlio più degli anni novanta che degli anni dieci, è sicuramente più vicino ai Marlene Kuntz e agli Afterhours che a Brunori Sas, e con questo non voglio dire che suoni stantio, anzi, semplicemente e fortunatamente suona diverso, diretto, istintivo”.

Indie For Bunnies (2/5/2014)

“A lui non piace niente, “macchissenefrega” viene da dire, l’importante che piaccia a noi e che seguiti su questa strada, in poche parole che non faccia il bambino ma solo LinFante ben cresciuto musicalmente come lo abbiamo qui conosciuto. Disco OK!”.

Il teatrino degli errori (30/4/2014)

Interstella Magazine (18/4/2014)

“Voglio vivere per sempre”, canta LinFante. Beh non posso che sperare che continui a sorprenderci con la sua musica ancora per un bel po'”.

Centro Musica (2/4/2014)

“Stefano dimostra buone capacità sia in fase compositiva che nell’esecuzione dei brani, dei quali l’ascolto fluisce in maniera piacevole e mai noiosa”.

Relics Controsuoni (18/3/2014)

“Non mi piace niente è il valido album di esordio di un giovane cantautore che, attingendo alla tradizione e amando molto gli autori del passato, esprime con puntualità il presente”.

Ritratti di note (26/2/2014)

“L’occasione perfetta si presenta con la title track “Non mi piace niente”: l’armonica a bocca regala un prezioso tocco folk ad un canto onesto e sincero”.

GiulioZine (16/2/2014)

“C’è più forza e convinzione nella voce e nello schitarrare de LinFante rispetto a tanti suoi contemporanei”.

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