Recensioni “Piccolo e malato”

Più o meno pop (4/12/2016)

“Una piacevolissima scoperta”

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UNpure Webzine (30/11/2016)

“Solo cinque brani, ma tanto basta, a chi non lo conoscesse ancora, per essere completamente catturato; e per rendersi conto che probabilmente, a non averlo conosciuto prima, ci si è persi qualcosa”

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Tuttorock (30/11/2016)

“Un disco sgraziato e raffinato da ascoltare assolutamente”

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Rockit.it (13/10/2016)

“La chitarra e la voce, in “L’amaro”, sono sguaiate al punto giusto”

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RockSchock (7/10/2016)

“La scoperta più interessante di questo autunno”

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AscoltalamusicA (4/10/2016)

“Un cantautore così non lo sentivo da tempo”

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Music coast to coast (30/9/2016)

“Uno sfogo folk e trascinante”

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Tracks (30/9/2016)

“Una rabbia magmatica percorre l’ep, pronta a esplodere e a far vedere in luce vivida tutte le qualità del cantautore”

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Radiophonica (29/9/2016)

“LinFante riesce a non scadere in facili imitazioni, mantenendo quella originalità e quelle peculiarità che contraddistinguono l’artista”

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Miscugliando (28/9/2016)

“Quasi ogni brano ha qualche tocco stravagante”

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Parte del discorso (27/9/2016)

“Ancora una volta, Stefano LinFante non delude, correte ad ascoltarlo! Vi stupirà piacevolmente”

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IndiePerCui (23/9/2016)

“Cinque canzoni per un Ep in grado di portarci a ritrovare una via di fuga dalla città, in maniera diretta e allo stesso tempo dimessa, raccontando di luoghi che non esistono più o che sono frutto di una fantasia leggendaria”

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Distopic (20/9/2016)

“‘Una pianta carnivora mi ha detto che non mi ami più’ resta un pezzone”

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radiocoop (14/9/2016)

“Ottimo”

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Associazione Umbra Canzone e Musica d’Autore (12/9/2016)

“L’Ep si apre con una ballata-serenata, molto bella, uno di quei pezzi che non si capisce bene cosa vogliano dire ma, se montiamo le immagini come nel cinema, ne esce fuori una romantica notte in aperta campagna dove la voglia di bruciare la carne cede il passo alla contemplazione dell’intimità, alle promesse d’amore, alla poesia”